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Belgio

Anversa #9: La Musica

Posted on23 Luglio 201524 Luglio 2015
Home  >  Belgio • Musica  >  Anversa #9: La Musica

A riassumere non ci provo neanche, ma si potrebbe dire che la caratteristica dei musicisti di Anversa è di suonare here, there and everywhere. Un progetto solo non basta mai, meglio mettere le mani in pasta un po’ ovunque. Lo fanno gli Zita Swoon (Zita = intenso, Swoon = desiderio), fondati da Stef Kamil Carlens, in precedenza cofondatore dei dEUS. Gli Zita Swoon sono un collettivo impegnato in vari progetti, anche al di là della musica. Questo brano è tratto da Wait For Me ed è frutto dell’incontro con due musicisti del Burkina Faso, Awa Démé & Mamadou Diabaté Kibié.

Karel Goeyvaerts è un compositore belga nato ad Anversa, allievo di Darius Milhaud e Olivier Messiaen, amico di Karlheinz Stockhausen. Aquarius è la sua ultima opera, completata nel 1992, un anno prima della sua morte.  Il libretto è in otto lingue, con citazioni dall’Apocalissi di Giovanni. Posto questo link solo per farvi sentire, al 28esimo secondo, come si pronuncia il nome del compositore e come quello del conduttore radiofonico possa essere a tratti un mestiere scabroso.

Capsule, tra jazz melodico da cartoni animati, esperimenti elettronici e funk rock, sono un organico ampio con tre voci femminili, organi, fiati e una sezione ritmica. Si definiscono big band e collettivo di culto. Ci crediamo.

Lui si chiama Roland Van Campenhout ed è tostissimo, non si discute. Musicista dalla lunga carriera, ha pubblicato una ventina di dischi. Roland ama John Lee Hooker, che ha conosciuto personalmente in occasione del concerto al De Muze, locale storico del jazz ad Anversa. Ha suonato anche nel gruppo di Rory Gallagher. Cover di The Spider and the Fly dei Rolling Stones (originariamente in Out of Our Heads 1965) tratta da Lime & Coconut del 2003.

Tipica di Anversa  e delle sue 170 nazionalità una formazione come l’Orchestra Gypsy Ska: all’inizio era più che altro una famiglia intercontinentale con radici in Belgium, Serbia, Chile and Argentina. Il nome non vi tragga in inganno perché la musica non è solo gypsy, zigana, balcanica, e neanche solo ska, ma attinge anche al drum ‘n bass, samba e dubstep.

Wannes Van De Velde è stato un personaggio emblematico del folk di Anversa: musicista, poeta e artista, ha ripreso la tradizione popolare, preservando e innovando un patrimonio secolare. Archeologo e collezionista del patrimonio folk, i suoi primi brani nascono dalla collera e dall’impotenza suscitate dalla distruzione del centro storico di Anversa e del quartiere dove era cresciuto, Zirkstraat, una delle più antiche strade di Anversa, e del quartiere dei marinai Schipperskwartier, nei pressi del porto. Anche se non fu mai ufficialmente nominato ‘stadsdichter’ (un poeta laureato di Anversa), nei fatti lo era. Una leggenda vivente e una istituzione non solo  per Anversa ma anche oltre i confini del Belgio.

Tutu Puoane è nata nel 1979 nella township di Atteridgeville ed è cresciuta a Mamelodi, Pretoria. Ha cominciato a fare musica a Johannesburg e ha studiato a Cape Town. Nel 2001 ha rifiutato un contratto con una casa discografica sudafricana e ha accettato l’invito del pianista olandese Jack van Poll di venire a studiare in Europa. Con la Brussels Jazz Orchestra ha inciso Mama Africa, un omaggio a Miriam Makeba.

il trombettista Bert Joris “ha messo il jazz fiammingo sulla mappa”, perché a quello belga  in effetti ci aveva già pensato Toots Thielemans. Solida reputazione come improvvisatore e compositore, arrangiatore e docente, autore anche di colonne sonore e di opere per orchestre sinfoniche, qui in versione lunghe.

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