
A pochi passi dalla Città Vecchia, accanto alla stazione ferroviaria, quasi affacciato sul fiume Daugava, c’è il Mercato Centrale, una vera e propria istituzione a Riga. È uno dei mercati più grandi dell’Europa Orientale, ogni giorno accoglie circa 100mila persone ed offre qualsiasi tipo di prodotto, locale o esotico, di artigianato, nuovo e usato, di mare e di terra. Anche se non vi piace andare per mercati, vale la pena visitarlo per la sua struttura, i 5 hangar che sono una caratteristica del paesaggio urbano di Riga, costruzioni di un certo prestigio architettonico. Furono costruiti negli anni ’20 per ospitare i dirigibili, gli zeppelin del kaiser che stazionavano insieme all’esercito tedesco nella parte occidentale della Lettonia. Sono lunghi 240 metri, larghi 46 e alti 38. Dopo la guerra furono trasportati a Riga e divennero i padiglioni del nuovo mercato che si stava ampliando. Ognuno ospita un settore merceologico diverso, dalla frutta e verdura al pesce, la carne, i prodotti da forno, l’abbigliamento e così via.

La zona del mercato è interessante anche per i grandi magazzini, gli spīķeri. Infatti l’area è diventata la sede di nuove industrie creative, un centro culturale ospitato nei vecchi magazzini industriali, fra le vie Maskavas, Turgeņeva e Krasta. È anche uno dei luoghi che ospitano i vari festival come le Notti Bianche, Staro Riga e il Riga City Festival. Oltre gli Spikeri vale la pena arrivare all’Accademia delle Scienze, una torre soprannominata la torta di compleanno di Stalin o il Cremlino. Imponente, austera e svettante, quando entrate gettate un’occhiata alla “caffetteria” per immergervi in un’atmosfera sovietica. tutto è brusco e spartano, gli attendenti e i generi di conforto da mensa dell’esercito. siamo lontani anni luce dai locali di tendenza del centro storico o del Quartiere Art Nouveau. Poi comprate il biglietto e prendete l’ascensore che porta alla terrazza panoramica. La zona ai vostri piedi a est è il quartiere moscovita come vi diranno anche i nomi delle strade una volta riscesi a terra, e i volti delle persone che incrociate. Questa è anche l’area del ghetto ebraico: da qui si fuggiva e si trovava rifugio temporaneo in uno dei tanti nascondigli sparsi per Riga. Uno di questi era una tana sotterranea nascosta in un giardino, scavata dallo Schlinder lettone…

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