«Dicono che quando si cresce si diventa più tranquilli. Io no» (Viv Albertine).
Questo è un libro fon-da-men-ta-le. Per tutti. Per la storia della musica (dal punk al jazz alla musica sperimentale) e per la storia dell’autobiografia musicale. Nessuno si racconta con l’onestà, la franchezza, la schiettezza della chitarrista delle Slits. Viv Albertine è talmente punk dentro che il suo essere punk tracima nella scrittura.
Non troverete figuracce, fallimenti, défaillances nelle autobiografie milionarie di Neil Young o di Keith Richards, solo auto(mito)poiesi e noia, o niente che non sapessimo già. Vi sfido ad annoiarvi leggendo questo libro denso, dai capitoli snelli, all killers and no fillers, che racconta l’infanzia in una famiglia proletaria che emigra dall’Australia al Regno Unito, un padre violento, la folgorazione dei Beatles, l’adolescenza con una madre single nel quartiere dei Kinks, la giovinezza sbandata tra scuola d’arte e imbracciare una chitarra, il tour con i Clash, la storia d’amore con Mick Jones (che esce benissimo dalle pagine del libro, un vero gentleman), il cambio di mestiere, la difficoltà di diventare madre, il matrimonio borghese e suburbano, la rinascita, la maturità.
Un libro che non racconta solo le gesta punk – quello è solo il Lato A – ma anche i drammi, gli inciampi, la durezza della vita adulta. La storia vera, senza sconti, di un’artista e di una donna coraggiosa.
Grazie a Blackie Edizioni per averlo finalmente portato in Italia!
Pubblicazione: marzo 2023.
Si può comprare qui (e dovreste proprio farlo!).