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Musica

Tredici libri musicali del 2021

Posted on12 Dicembre 202113 Dicembre 2021
Home  >  Musica  >  Tredici libri musicali del 2021

È stato un anno libresco più che radiofonico. Questo mi sento di dire, perché se è vero che da settembre 2020 ho un’altra trasmissione (Stereonotte su Radio1) oltre a Sei Gradi su Radio3, per la prima volta dal 2010 non sono andata in onda in diretta durante tutta l’estate (repliche sì, a bizzeffe!). È stata una pausa lunga, straniante e penosa (psicologicamente e materialmente). Ma per fortuna ci sono stati i libri! Ho finito la traduzione di Vestiti Musica Ragazzi, il primo volume dell’autobiografia di Viv Albertine (uscirà a settembre 2022 per Blackie Edizioni); ho scritto l’introduzione a La Vendetta delle Punk di Vivien Goldman (uscito a fine novembre per Volo Libero) e ho iniziato un’altra traduzione (The Melancholia of Class di Cynthia Cruz, che uscirà nel 2022 per Edizioni di Atlantide). Tradurre e scrivere è stata una salvezza durante un’estate solitaria in semi-ritiro. 

Si avvicina la fine dell’anno e a Stereonotte abbiamo dedicato una puntata ai libri musicali (in senso lato), quelli che ho letto io e qualcuno aggiunto allo scaffale da amici e colleghi. Nel link lo speciale parte dal minuto 20′ (se proprio volete saltare le canzoni di Stephen Sondheim…). Buona lettura e buon ascolto!

 

La Melanconia di Classe di Cynthia Cruz si sofferma a lungo sul passaggio di Paul Weller dai Jam agli Style Council, un nome che sembra unire le case popolari, council estate in inglese, con lo stile a cui ambiscono i mod, incarnato dallo stesso Paul Weller che però non tradisce mai le sue origini proletarie. Anche quando le sue canzoni volano in classifica, quando si può permettere abiti firmati, la sua identità resta working class, e ciò lo sottrae a quella melancolia che invece colpisce chi si assimila alla classe dominante e perde le sue origini. Il saggio cita anche Mark Linkous degli Sparklehorse, Amy Winehouse, Ian Curtis, ma anche Sigmund Freud e Pierre Bourdieu.
My Rock and Roll Friend è la storia dell’amicizia quasi quarantennale fra Tracey Thorn degli Everything But The Girl e Lindy Morrison dei Go-Betweens. Due donne molto diverse per età, provenienza, personalità che diventano confidenti e compagne in un’amicizia cementata dal gossip e dal femminismo, dai libri, concerti e amori, e dalle discriminazioni di genere vissute sulla propria pelle. Scelto da Carlo Bordone di Rumore.
In quanto fan, pensiamo di essere i soli in cerca di reliquie dei nostri musicisti preferiti, ma anche i musicisti sono fan e compiono atti irrazionali davanti ai loro idoli. Il 1° luglio 1999, alla fine del concerto di Nina Simone al meltdown Festival, Warren Ellis corse sul palco, staccò la gomma da masticare che Simone aveva appiccicato al pianoforte, la avvolse in un asciugamano e la infilò in una busta di Tower Records. Il memoir racconta il suo rapporto ventennale con quella reliquia/totem/musa fino all’esibizione in una teca di vetro alla mostra Stranger Than Kindness.
Nel 1980 Stevie Wonder invitò Gil Scott-Heron ad accompagnarlo in un tour attraverso l’America per istituire una festa nazionale in onore di Martin Luther King. “L’ultima vacanza” è il racconto di cosa è accaduto durante il viaggio, ma Gil Scott-Heron inizia dalle proprie origini, dall’infanzia trascorsa con la nonna nel Tennessee, fino a diventare uno dei maggiori esponenti della black music. Scelto da Daniele Cassandro di L’Essenziale.
“Mi è stato chiesto un’infinità di volte di scrivere un’autobiografia, ma no era mai il momento giusto. L’unica cosa che sono riuscito a fare, a casa o in tour, è scrivere nuove canzoni. Alcune persone, quando arrivano a una certa età, riprendono in mano i diari per ricordare giorno per giorno gli eventi del passato. Ma io non ho quaderni del genere. Ho le mie canzoni, a centinaia, e ho capito che assolvono la stessa funzione. Sono canzoni che abbracciano tutta la mia vita”. Paul McCartney, The Lyrics, scelto da Alessandro Besselva Averame di Rumore.
Pubblicata da Edizioni di Atlantide, Mi porta a casa questa curva strada è una raccolta di saggi di Ian Penman. Il titolo riprende un distico di W. H. Auden in cui il termine “track” significa tanto il sentiero che si percorre quanto la traccia incisa su disco. Saggi su James Brown, Frank Sinatra, Elvis Presley, Prince, Charlie Parker, Steely Dan, John Fahey per analizzare, con stile virtuosistico, la cultura popolare tra il Novecento e oggi.
La storia incredibile di una terra dove la fedeltà al Partito era sacra e il vento dalla Russia soffiava forte. Massimo Zamboni fa i conti con la grande utopia del Novecento mettendo al centro del suo racconto corale l’Emilia e la cittadina di Cavriago, e le peripezie dei suoi abitanti. Scelto da Alberto Piccinini di Radio3.
Note Tricolori, La storia dell’Italia contemporanea nella popular music, è una raccolta di saggi pubblicata da Pacini Editore. Dai primi successi ottocenteschi alla diffusione della canzone italiana in Europa orientale, dai teddy boys a Mina, dalle tammurriate napoletane al punk, i Beatles in Italia nel 1965, l’influenza del mito americano, per arrivare agli intrecci fra musica e società dei consumi e fra musica e politica, con la canzone militante di destra e di sinistra e quella di ispirazione cattolica. Il libro getta luce su questa complessa realtà e offre chiavi di lettura di alcune pagine della storia italiana contemporanea attraverso la cartina di tornasole della popular music. Scelto da Alessia Masini, storica e ricercatrice.
Non è un libro musicale, ma un saggio biografico di 100 pagine quello che Lisa Ginzburg ha dedicato a Jeanne Moreau, grandissima attrice di teatro e di cinema, cantante, esempio di femminilità felice, sempre curiosa e attenta allo stato del mondo. Scritto con uno stile lucido e appassionato, cristallino, il saggio è il magnifico ritratto di una protagonista del ventesimo secolo. Lettura consigliatissima!
Il 30 novembre 2021 Josephine Baker è diventata la prima donna nera a fare il suo ingresso nel Pantheon di Parigi. A lei è dedicata una biografia romanzata, Scandalosamente felice, scritta da Gaia de Beaumont. Il libro si apre con una scena strepitosa alle Folies Bergère nel 1925, con Josephine che balza sul palco con movenze feline e di gomma, giovanissima, bellissima e travolgente perfino per una città abituata a tutto come la capitale francese. Sul pezzo.
Alla ripresa di stagione a Stereonotte abbiamo dedicato due puntate a due biografie appena uscite: You are beautiful and you are alone di Jennifer Otter Bickerdike, che sfata stereotipi e pregiudizi su un’artista a lungo trascurata, poco conosciuta e straordinariamente attuale. In sintesi: Nico era i Velvet Underground, dice l’autrice, che poi racconta gli anni post-Velvet attraverso decine di interviste e approfondite ricerche di archivio.
Boy on fire invece è la biografia del giovane Nick Cave, nei suoi anni australiani, dalla nascita all’aereo che portò i Boys Next Door a Londra. L’autore, il giornalista australiano Mark Mordue, è impegnato in un lavoro biografico mastodontico dedicato a Cave, di cui questo è solo il primo volume. Illuminante e istruttivo, il libro è piaciuto anche a Nick Cave, soprattutto per la ricostruzione della morte del padre, figura centrale della sua vita.
La Vendetta delle Punk, Storia della musica femminista da Poly Styrene alle Pussy Riot è il libro di Vivien Goldman che rivendica voce e spazio per le donne di tutto il mondo che hanno fatto e continuano a fare della musica la loro ragione di vita. Molte di loro hanno trovato nell’etica punk un’arma di sfondamento in un’industria musicale sessista, e un luogo di sorellanza. Da Londra a Bogotà, dalle Filippine a Bilbao, New York, l’India, la Giamaica, la Russia e la Cina, le She-Punks imbracciano chitarre, afferrano microfoni, salgono sul palco. Un libro necessario, ricco di spunti e analisi politiche.
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