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Cibo

Basilea, un brunch Al Bacio sotto la pioggia

Posted on4 Settembre 201528 Ottobre 2016
Home  >  Cibo • Svizzera  >  Basilea, un brunch Al Bacio sotto la pioggia

Nonostante il 2015 sia stato un buon anno per i viaggi, non sono immune da una Certa Riluttanza quando arrivo al dunque e devo partire. La citazione è snoopyana. Comunque ormai arrivo presto in aeroporto, come un’anziana, e tutto scorre liscio, fin troppo. Nessuno ha da ridire sulla quantità smodata di liquidi che ho inzippato nella bustina trasparente (fuori formato); nessuno mi fa notare che vale la capacità del contenitore, non il contenuto rimasto. Lo farà solo il solerte addetto all’aeroporto di Zurigo, al ritorno. Per cui badate: se avete un contenitore da 120ml e dentro c’è rimasto solo 1/5 di latte detergente, gli svizzeri ve lo faranno buttare. Anche se per caso fosse di Sisley e valesse più di un rene medio.

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Zum Kuss, Caffè Kultur Bar – Basilea

La Svizzera sono città silenziose che scorrono dietro i finestrini del treno (che stavo per perdere perché pensavo dovesse ancora arrivare, mentre ero io a stare fuori dei limiti del marciapiede. I tranelli della civiltà). Facciate immacolate, senza un graffio, una tegola o una piastrella sbeccate. Qui non solo i prati dei giardini fanno la manicure più spesso delle mie mani, ma anche le montagne: come se un esercito di giardinieri invisibili raccogliesse le foglie, rastrellasse, potasse gli alberi e tenesse in ordine i boschi come il salotto di casa.

Dal treno, osservando il mondo senza suoni che mi scorre davanti, capisco che per gli svizzeri è proprio domenica: mangiano in giardino, in veranda o balcone, invitano gli amici, vanno al club, oziano. Anche dalla capsula ferroviaria in cui mi trovo, puntuale in modo micidiale, capisco che per loro è un giorno diverso dagli altri. A casa mi sembra più che altro un affanno, il giorno in cui vorresti fare tutto e che invece ti scivola via tra le dita lasciandoti la sensazione di essere stata ancora una volta beffata. A Zurigo c’è il sole ma Basilea è plumbea.

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Zum Kuss, Basilea

Le prime parole le scambio con una poliziotta che sembra una modella, lo sguardo duro, il dito della mano sinistra che si agita nervosamente mentre il suo collega controlla i documenti a un gruppo di individui loschi. Mi avvicino per chiedere la direzione e lei mugugna seccamente qualcosa per dirmi “smamma, ho altro da fare”, lo sguardo fisso sui loschi. Ma tanto indovino la direzione da sola, a naso, andando verso il verde: Die Wette Park, Elizabethstrasse, Zum Kuss. La prima tappa basilese è Al Bacio, caffè e Kultur Bar in una ex cappella che nel tempo è stata anche magazzino e sala prove per l’associazione musicale. Arrivo in tempo per il brunch caraibico, che consiste nello spruzzare di noce moscata e cannella un po’ tutto quello che mangi, dalle uova strapazzate al cioccolato. Rincuorano le spezie, perché qui per essere il 23 agosto sembra il 10 novembre.

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Succo tropicale e cioccolato alle spezie: inizia così il brunch caraibico allo Zum Kuss

Zum Kuss è accogliente, con i giornali, le riviste e i libri sul grande tavolo rotondo, i clienti taciturni, i tavoli all’aperto sotto gli ombrelloni che oggi riparano dalla pioggia. Come brunch è un po’ leggerino: tutti assaggi, anche se buoni. Apprezzo che ti portino una caraffa d’acqua perché trovo insopportabile che i locali te la facciano pagare. Acqua del Sindaco gratis per tutti al ristorante.

“Basilea è piccola e ricca. E mentre le case schizzano in altezza, la città rimane con i piedi per terra”, titola un inserto domenicale. Andiamola a scoprire, la piccola e ricca Basilea. Sotto la pioggia, torno nel Piazzale dell Stazione e cerco – ovviamente – un tram.

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